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Le nostre gare

XXIV^ Maratona di Ravenna

Grazie alla disponibilità di Aldo, possiamo mandare in archivio la Maratona di Ravenna direttamente con il racconto in prima persona del nostro maratoneta di punta!

“La più bella medaglia di tutte le maratone è quella di Ravenna!” disse Marcella a mia moglie che subito si girò verso di me “devi andare a conquistarla!”. Acconsentii ma poi mi passò di mente anche perché dopo la maratona di Roma i problemi di sciatalgia mi avevano fermato. Poi piano piano avevo ripreso ma ad agosto, al fondo della mia preparazione atletica, sentivo che ci voleva uno stimolo … e così il 19 agosto mi sono segnato alla maratona di Ravenna prevista per il 10 novembre 2024 avendo giuste giuste le 12 settimane canoniche di preparazione.

Gli allenamenti sono stati duri per: 1) lo scarso livello di partenza, 2) il caldo estivo che non cedeva il passo al fresco dell’autunno, 3) la solitudine nella maggioranza degli allenamenti. Fortunatamente tanti amici del gruppo delle 6 con cui mi alleno si sono a turno sacrificati per affiancarmi, chi in una parte di medio, chi in buona parte di un lunghissimo e chi in qualche ripetuta, e di questo gli sono particolarmente grato.
Ravenna è una città che ha sempre affascinato me e mia moglie, soprattutto per i mosaici romano-bizantini del 5° e 6° secolo. Così abbiamo organizzato la trasferta come una minivacanza con scopi turistico-sportivi.

Grande sorpresa il giovedì sera: appena arrivati a Ravenna, entrando in un negozio-laboratorio di mosaici, abbiamo trovato il mosaicista che preparava – una per una – le medaglie per la maratona: c’era anche la mia! Quella di quest’anno richiamava lo scudo di Giustiniano del mosaico di S. Vitale.

La gara – sportivamente parlando – non è andata un gran ché: 1) per la preparazione un po’ garibaldina, 2) per il freddo-umido del delta del Po accompagnato da un forte vento nel giorno della gara, 3) per l’handicap di “giocare fuori casa” che ad esempio ti fa partire stanco dei giri turistici e con l’alimentazione degli ultimi giorni un po’ arrangiata. Per la prima volta in una maratona, al 34° km ho sperimentato il “muro” ovvero il sentirti come una macchina che ha esaurito il carburante. Il pensiero della medaglia mi ha però sorretto e anche se in un personal worst di 4h 15’ sono riuscito a raggiungere il traguardo.

Rimane il bellissimo ricordo di aver reincontrato durante la gara gli 8 siti patrimonio dell’Unesco visitati nei giorni precedenti, il superamento della sfida con me stesso di correre per la prima volta una maratona autunnale lontano da Roma e soprattutto all’arrivo trovare mia moglie a cui ho potuto regalare l’agognata medaglia.

AtletaTempoMedia/kmCatPos assPos catPos m/f
Aldo Iorio04:15:1706:02SM6567012

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