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Un pensiero per Erminio

Io c’ero, quella terribile sera del 6 settembre. Mi piace di più ricordare però che c’ero anche quella bella mattina del 22 maggio del 2016 quando l’amico Colecchia mi presentò alla Run For Emergency questo ragazzo che, fin da subito, appariva come un gigante. Ma un gigante buono, infatti quel giorno si commosse, forse per l’emozione degli esordi o perchè, se non ricordo male, quel periodo gli ricordava un lutto famigliare. Ma la presenza di Erminio in Podistica Ostia è stata tutto fuorchè triste. E non solo in Podistica Ostia. Erminio era entrato in punta di piedi nell’ambiente del podismo romano ma l’educazione, la simpatia e la grande disponibilità ne avevano fatto in pochi mesi una presenza fissa alle gare.

L’esordio ufficiale in una corsa competitiva lo fece a settembre, alla 12 x 1 ora, in una squadra mista. Con la Podistica Ostia invece esordì ufficialmente in quel di Fiumicino, ad Ottobre e da lì in poi prese il via ad una quarantina di gare ma in realtà lo vedevi a tutte. Perchè se non era in gara, era nell’organizzazione. Lo coinvolsero anche alla prestigiosa We Run Rome, dove gestiva il passaggio dei podisti proprio nel punto più importante, vicino il traguardo. Per me era un piacere incontrarlo ad ogni gara anche perchè aveva sempre qualcosa di nuovo da raccontare o da farti vedere. Come quella mattina che si presentò ad una gara con in tasca una barretta di Mars, alla faccia degli integratori e delle diete con le quali sono fissati tanti di noi.

Quell’ultimo pomeriggio Erminio mi telefonò, e non l’aveva mai fatto prima di allora. Dovevamo partecipare ad una gara in notturna, ed anche se mancava un bel pò alla partenza mi disse che era già in zona e stava salendo verso il Pincio. Voleva assicurarsi che fossi puntuale, che “dovevamo fare la foto con la divisa della squadra”, gli risposi che ero a lavoro ma che comunque sarei arrivato in tempo. Si scusò non so quante volte per “averti chiamato durante il lavoro”, hai voglia a dirgli che non era un problema, ma si sa come sono fatte le persone educate, sempre con il terrore di disturbare.
Quella terribile sera e quello straordinario ragazzo, che ci ha arricchito -tutti, e tanto- prima di andar via vicino al Colosseo, come un Gladiatore.

Anche se sono passati 4 anni, mi capita spesso di pensare ad Erminio. Magari durante gli allenamenti, ad un certo punto arriva nella testa quel volto sereno e sorridente. E sono sicuro che è cosi per tutti quelli che hanno avuto il pregio di correre con lui.
E’ rimasto vivo in ciascuno di noi, uno sportivo vero.

  1. Pino

    Anche per me Erminio era un figlio , lui era uno sportivo perché era sempre presente a tutte le gare per collaborare senza chiedere nulla a correre oppure partecipare . Una grande perdita per lo sport amatoriale , ciao Erminio sarai sempre nei nostri ❤️

    • Antonietta La Rocca

      Grazie a tutti per noi che lo abbiamo amato come un figlio è sempre nel nostro cuore
      Antonella e Roberto sorella e cognato

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